Mi sono formato come scultore sotto la guida dei maestri Giancarlo Marchese,  Giampiero Moioli e Francesco Poli. Durante e dopo gli studi accademici ho partecipato ad alcune mostre collettive  ma sempre accompagnato dall’idea persistente che le mie ricerche e la mia identità professionale avessero bisogno di più tempo e spazio per raggiungere un livello di consapevolezza per me più accettabile. Sono infatti convinto che la scultura e il mio personale modo di vivere la creazione artistica, richiedano un tempo più lungo di quanto non suggeriscano i ritmi convulsi della contemporaneità. Per questo motivo, pur continuando una intensa e proficua attività in studio, e altri mille impegni e lavori,   ho interrotto ogni attività pubblica dal 2005 al 2010. 

Per indole e per bisogno, ho da sempre accompagnato l’attività artistica al lavoro di educatore e – in particolare – ho lavorato per ben 13 anni in strada con homeless affetti da gravi patologie psichiatriche. E’ anche grazie a questo lavoro che ho potuto avvicinarmi alla strada con un punto di vista del tutto particolare e le mie opere – inizialmente più legate ad un’iconografia informale, hanno iniziato ad assorbire parte degli stilemi della street-art. e cosi' le mie ricerche passano da uno stile all'altro sempre inseguendo l'inquietudine dell'uomo moderno con piena consapevolezza di non avere ‘in tasca’ alcuna certezza ma delle buone domande, una buona conoscenza dei miei limiti e delle mie potenzialità e, soprattutto,  ancora una strada da percorrere.